E’ ormai passata più di una settimana dall’annuncio di Macron, secondo il quale tutti i francesi hanno l’obbligo di vaccinarsi.
Essendo francese, dovrei farlo. E ancora mi pongo tante domande.
Non voglio fare come le persone che lo fanno solo perché vogliono andare al ristorante o al cinema.
Ci potrebbero essere delle conseguenze, e gravi.
Uno.
Avendo dei problemi di coagulazione, e antecedenti, sono un caso a rischio.
Due.
Vorrei sapere che componenti si trovano in questa roba che vogliono iniettare nel mio corpo, e quali saranno le conseguenze fra qualche anno.
Tre.
Sono contro la dittatura. La Francia è sempre stata “Liberté, Égalité, Fraternité“.
Che libertà abbiamo? Nessuna. Uguaglianza? Nessuna? Fraternità? Nessuna.
Come al solito, sono i più ricchi che se la scampano.
Da quando è arrivato il covid-19, siamo diventati delle marionette.
Se dobbiamo morire moriremo, ma lasciateci in pace, porca miseria! Lasciateci vivere come vogliamo!
La natura si auto-regola da sola. Se ci mette di fronte a questo tipo di malattia ci sarà un motivo. E, soprattutto, spetta a noi decidere quello che facciamo del nostro corpo.
Sono mesi e mesi che non esco per proteggere e proteggermi. Ma è sicuro che se dovessi lavorare in un luogo pubblico, un giorno, ci penserei due volte e rifletterei a questa possibilità. Ma visto che per ora non è assolutamente il caso, e visto che ho sempre rispettato i protocolli sanitari, perché rompere?!
Perché in Francia, ormai, da quando è salito al potere quel deficiente che non ho assolutamente votato, è una catastrofe. E’, in assoluto, il più giovane e il più incompetente di tutti i presidenti che abbiamo avuto fino ad oggi.
Sarò disoccupata fra pochi giorni. Avrei potuto viaggiare fino in Italia ed assistere al matrimonio di una delle mie migliori amiche. Invece ho dovuto registrare un video assolutamente stupido ed insignificante, che non rappresenta nemmeno quello che provo o che avrei voluto dire. Invece no. Non posso fare nulla.
E quindi si. Sono arrabbiata, sono nervosa e mi sento in gabbia.
Oggi, visto che la mia compagna non è uscita con me, e visto che non sopporta più gli odori troppo forti, ho messo il mio profumo. Il profumo che porto fin dall’adolescenza.
E li sono scaturiti tutti i miei ricordi… Mara, Alisa ed io che tornavamo dalla discoteca con il pandino. Vecchio come il cucco. Ma eravamo fiere. Fiere di essere diventate “grandi ed indipendenti”.
Oppure, quando andavamo al Gay Village, sempre con Mara, e sempre con il pandino, e ci eravamo fermate in mezzo all’autostrada perdendoci… Una macchina della polizia si era sostata, accompagnandoci poi fino alla discoteca, invece di farci una multa.
Non vorrei risultare vecchia, dicendo questa frase. Ma si, erano “bei tempi”.
Covid o non covid, queste cose non succedono più. I giovani di oggi sono diventati de mini-robot, incapaci di pensare o di ragionare con la propria testa.
E bum, appena Macron annuncia che nessuno può andare al ristorante senza vaccino, improvvisamente tutti si fanno vaccinare.
Che belle persone.
Si vede proprio “la profondità” di questa gente.
Magari, fra poco tempo, ci renderemo conto che questo vaccino comporta altre conseguenze “inaspettate”, più gravi, più rischiose.
Ma non fa niente no? Finché possiamo andare tutti al ristorante o al cinema, va tutto bene 🙂