Bene cari lettori, lettrici o persone anti lelle di prima generazione e non (sinceramente non fa differenza!).
Torniamo a noi.
Sono ancora viva! Ebbene sì, nonostante la gara catastrofica del mese scorso, dopo il dramma esistenziale e bla bla bla, sono tornata a judo e con tanto di ginocchia quasi intatte. Dico quasi perché finalmente mi sono fatta male anche al secondo ginocchio, penso che sia nuovamente un problema con il menisco, mentre l’altro è pieno di liquido. Evvai! Fa male invecchiare. Fra l’altro compiere gli anni (e si di nuovo, come ogni anno, aimè), fra otto giorni. Ed indovinate? Non sono pronta psicologicamente. E chi dice andare verso i quaranta dice anche… crisi esistenziale!
Tant’è vero che questa volta mi sono comprata, indovinate cosa? Una telecamera 6K. Un bell’acquisto compulsivo per tamponare la mia ossessione per il cinema. Ora devo solo trovare un progetto e go, ciack si gira.
Fra l’altro, uno dei miei amici è già implicato in questo mio nuovo progetto.
Ovviamente imbarcherò un po’ tutte le persone del gruppo di amici, tranne, sicuramente, il rapper. Non che ce l’abbia contro i rapper, anzi adoro il rap, Eminem a go goooo! Un secondo che ora metto le cuffiette con Eminem.
“Now, this looks like a job for me
So, everybody, just follow me
‘Cause we need a little controversy
‘Cause it feels so empty without me
I said this looks like a job for me
So, everybody, just follow me
‘Cause we need a little controversy
‘Cause it feels so empty without me!”
Arieccomi.
Dicevo, il rapper no. Perché? Perché ha messo in piedi una telenovela adolescenziale del tipo “nessuno mi capisce, il mondo è brutto e cattivo e solo io ho ragione su tutto“. Ehhh certo, grazie per la considerazione. E soprattutto, grazie per aver smesso di parlarmi SOLO perché non condividevo la sua sacra visione su una certa questione sulla quale, giuro, non voglio nemmeno soffermarmi. Non tanto perché mi ferisce, ma perché certe cose mi fanno proprio cascare le ovaie.
Ovviamente ora è tornato a parlare con quasi tutti. Quasi. Principalmente con le persone che gli servono, quelle che sa che gli staranno dietro appena fischia. I cosiddetti cagnolini. Io, invece, preferisco risparmiarmi ‘ste dinamiche da liceo. Ho quasi 37 anni, sono lella, ho una vita, e non ho intenzione di scombussolarla per delle boiate del genere.
Tornando alle cose serie, il mio folle progetto cinematografico sta prendendo forma e qualche anima pia è pronta a darmi una mano. Nel frattempo, per non farmi mancare nulla, ho ben quattro libri già scritti che aspettano di essere revisionati. Impressionante, vero? Ahahah. Probabilmente è la paura di non piacere che mi ha bloccata. Ma oh, si vive una volta sola.
Sto revisionando il primo e, mamma mia, a metà già mi chiedo che cavolo avessi bevuto quando l’ho scritto. Il mio italiano era un delirio, illeggibile. Poi sono arrivata a una certa scena di camera da letto e ho capito tutto. Ero evidentemente troppo coinvolta “emotivamente” e il risultato è un disastro totale. Insomma, c’è ancora parecchio da sistemare. Ma vi avviserò quando sarà pronto. Ovviamente uscirà in modalità indie, e vi avverto: avrò bisogno di lettori e lettrici test!
Ora, tornando alla mia crisi di vecchiaia imminente, non è che possa lamentarmi troppo. La prestanza fisica c’è ancora. Il problema è che sento che il mio corpo non è più quello di una volta. Parlo in termini sportivi, ovviamente. Il colpo l’ho sentito bello forte. Sono ancora potente, sì, ma la velocità… quella non c’è più. E per quanto mi impegni, non riesco a tornare ai livelli di una volta. Fa parte del pacchetto benvenuta nel club dei quasi 40? Probabilmente sì.
Comunque, basta piangersi addosso. Ora torno a lavorare, fra poco ho una riunione per la creazione di una biblioteca di contenuti. Non è esattamente il massimo dell’entusiasmo, avrei decisamente preferito restare qui a cazzeggiare con voi, ma oh, bisogna pur guadagnarsi da vivere. Tschüss, alla prossima! 🚀