Dalla dottoressa

Le utime dal diario

La lella
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Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

Nel cuore di una tranquilla giornata, mi trovavo seduta sul “morbido” divano del suo salotto, avvolta da un’atmosfera di preoccupazione che si rifletteva sul mio volto. Con mano incerta, digitavo freneticamente sul mio telefono, cercando conforto nelle parole di Cristiano, l’amico che conosce ogni mio segreto e che le ha sempre offerto un sostegno incondizionato.

Cristiano: La dottoressa dice che potrebbe essere la MALATTIA DEL GATTO?

Axel: La toxoplasmosi. E mi testa anche per la mononucleosi e altra roba impronunciabile.

Lasciai sfuggire un sospiro di sollievo, sentendomi sollevata nel condividere le mie preoccupazioni con Cristiano, sapendo di poter contare sulla sua comprensione e il suo supporto.

Axel: Mi ha morso questa stronzetta 😆 Ahahah, ma è stato prima della tonsillite perché sono andata dalla dottoressa qualche settimana prima con la mano gonfia.

Cristiano, con la sua consueta pacatezza, cercava di trovare spiegazioni plausibili alle mie ansie.

Cristiano: Mmm. Ti ha prescritto antibiotici?

Axel: No, giustamente.. prima devo andare a fare queste analisi del sangue che mi ha prescritto.. e poi la dottoressa potrà vedere cosa darmi. Per ora solo paracetamolo e omeopatia.

La conversazione continuava tra battute e confidenze, come se Cristiano riuscisse a distogliere la mia attenzione dalle preoccupazioni.

Cristiano: 👀🙏 Beh giusto, così magari se tiene da uno, te ne da uno più mirato.

Axel: Esatto. Poi ha anche detto che se me ne da uno e che i risultati danno l’EBV (Epstein Barr 🥸 Mai sentito), fa l’effetto inverso 😆 Quindi meglio aspettare. Ah, ma fa sempre parte della della mononucleosi 😆

Le notre parole si susseguivano come una danza, creando un legame di complicità e intesa che andava al di là delle preoccupazioni del momento.

Cristiano: Un virus col nome di una cantante/band. Sembra divertente.

Axel: 😂😂😂😂😂 Comunque ti giuro spero che sia una di queste roba, così posso curarmi che non gliela faccio più a star sempre ammalata.

Tra una battuta e l’altra, tra confidenze e risate, Cristiano ed io trovavano conforto l’uno nell’altro, come se la nostra amicizia fosse un rifugio sicuro in mezzo alle tempeste della vita.

Cristiano: Eh, sta sicura che stavolta l’hai beccata. Perché sembra proprio che sta stronza bypassi le difese, se tenga nascosta nei globuli bianchi, e sia latente.

Axel: È molto possibile, teso, almeno per quel che riguarda i gatti… Vivo praticamente in simbiosi con la mia gattina, e qualche settimana prima della prima tonsillite mi aveva morso e avevo una mano enorme.. è una possibilità.

Le nostre parole erano come un abbraccio virtuale, che riusciva a scaldare il mio cuore e a farmi dimenticare, almeno per un istante, le mie ansie e paure.

Cristiano: Dopodiché, possono comparire altri sintomi quali febbre (non elevata), stanchezza e malessere generale, ingrossamento e dolore ai linfonodi di inguine, ascelle e collo.

Axel: Sì, ho sempre febbre medio/alta, stanchezza: sto sempre stanca, malessere: per forza di cose 😆, i linfonodi idem. Mi hanno palpata oggi per verificare, ahhaha.

In quel salotto digitale, tra schermi luminosi e parole digitali, Cristiano ed io trovavamo conforto e sostegno reciproco, dimostrando che l’amicizia vera può superare ogni ostacolo.

Cristiano: Sì sì, la scusa dei linfonodi.

Axel: 😂😂😂😂😂 Mi ha fatto togliere tutto per degli esami di routine. Ma non la dottoressa, la sua interna.

Le mie risate rimbombavano nel salotto virtuale, donandomi un momento di leggerezza in mezzo alla tempesta di preoccupazioni.

Cristiano: Forse Lella.

Axel: 😆 Stavo con il seno fuori hahahah. Cioè scusa ma a te quando ti controllano con lo stetoscopio non ti fanno togliere la maglietta 🤨 non mi pare. Ahahah.

Cristiano: Cioè stavi totalmente nuda?

Axel: Sì. 🤨

Cristiano: 😑

Axel: 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 Ahahah beh non mi sono fatta pregare 😋😂😂😂😂😂😂

Cristiano: Esibizionistaaaaa❤️

Axel: Ihihih 🙊🤪

Le nostre risate echeggiavano nel salotto, come una sinfonia di allegria e complicità che riusciva a scacciare via le ombre della preoccupazione.

Cristiano: Magari era bisex.

Axel: Penso sì, più bisex che lella.. non mi sembrava una camionista.

Cristiano: Beh, sai in certi contesti uno ha anche la scusa 😁

Axel: 😂😂😂😂 avrei dovuto fare la dottoressa. 😂😂😂😂😂😂

Cristiano: Se va beh. Radiata dopo un mese di attività per molestie.

Axel: 😂😂😂😂 Aahhahaha molto probabile.

Cristiano: Era carina l’assistente?

Axel: Mica male. Non molto il mio tipo, sembrava Riccioli d’oro, ma pareva essere molto simpatica.

Cristiano: In pratica scopabile insolita. Manco tu sai come te ce puoi mergiare. Roba strana famme provà.

Axel: 😂😂😂😂 è come il cibo, se non testi non sai se ti piace o meno ahha.

Cristiano: Vero. Un po come me e la tua ex collega venuta da “Orione”. Quella gente che la guardi e le vorresti di: “scusa scopamo un attimo che non me capisco bene, devo controlla un paio di cose”.

Axel: Esattamenteeeeeeeeee.

Cristiano: Certo almeno ‘na sditatina per il controllo te la poteva dà.

Axel: Eh. Concordo, che in più so settimane che non faccio fiki fiki 😂.

Cristiano: Ah guarda. Sfondi na porta aperta. O na patata aperta, fai te. 😂

Axel: 😂😂😂😂😂 na patata chiusa dire ahhahahah.

Cristiano: Nervosa come sei te, serve fare sesso Axel.

Axel: Già di per sé non si fa. Poi immagina con la febbre 😆.

Cristiano: Lo sai che scopare con la febbre aiuta tantissimo. Certo rischi che te la prendi. Ma santo dio a volte fa miracoli.

Axel: Non sapevo.

In quel momento, tra le nostre risate contagiose e le confidenze spensierate, Cristiano ed io incanalavamo l’allegria e la leggerezza, trasformando le nostre preoccupazioni in semplici sfumature di un quadro di amicizia sincera, un’opera luminosa capace di rischiarare anche i momenti più oscuri della vita.

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