My Old Ass

“My Old Ass”: un viaggio tra amore, crescita e incontri interdimensionali

Categoria: Commedia Data di Uscita: 13-09-2024 Durata: 89 minuti Scrittore: Megan Park Casa di produzione: Indian Paintbrush, LuckyChap Entertainment Paese: USA Lingua: Inglese Attori: Regia: Musicisti:
Descrizione:

My Old Ass, un film del 2024 che intreccia commedia, dramma e fantascienza, segna il debutto alla regia di Megan Park. La storia, carica di introspezione e umorismo, esplora la crescita di una giovane donna che, in una serie di incontri surreali con una versione più adulta di sé stessa, affronta la complessità delle scelte di vita. Con un cast che include l’esordiente Maisy Stella, Percy Hynes White, Maddie Ziegler e Aubrey Plaza, My Old Ass ha esordito al Sundance Film Festival, ottenendo il plauso della critica e una successiva distribuzione limitata negli Stati Uniti da Amazon MGM Studios.

Ambientato nella suggestiva cornice dei laghi americani e di un’isola tranquilla, il film inizia con la protagonista, Elliott, che festeggia il suo diciottesimo compleanno con una gita in barca. Con lei ci sono le sue migliori amiche, Ro e Ruthie, pronte a rendere quella serata indimenticabile. Aggiungendo alla miscela un tocco di audacia e curiosità, Ro porta dei funghi allucinogeni, proponendo alle ragazze un’esperienza psichedelica in mezzo alla natura.

La svolta avviene quando, sotto l’effetto dei funghi, Elliott incontra una versione di sé stessa del futuro, la Elliott trentanovenne, apparsa dal nulla per guidarla in questa transizione verso l’età adulta. La più anziana “Elliott”, con un misto di pragmatismo e affetto, offre alla giovane consigli sulla vita e la famiglia. Tra le perle di saggezza, le suggerisce di evitare Chad, un ragazzo che lavora alla fattoria di suo padre. Tuttavia, le ragioni rimangono vaghe e sono destinate a diventare un enigma.

Il film si costruisce su questa tensione tra passato e futuro, tra ciò che potrebbe essere e ciò che dovrebbe essere, con la giovane Elliott alle prese con un amore incerto. L’ingresso di Chad nella sua vita complica ulteriormente il quadro emotivo. Nonostante gli avvertimenti della sua versione futura, l’attrazione tra loro cresce, e la giovane Elliott si interroga sulla sua sessualità, arrivando a mettere in discussione le sue precedenti certezze. In una scena toccante, si confida con la sua amica Ro, chiedendosi se forse non sia solo lesbica, ma bisessuale. È un momento di riflessione personale, ben scritto e interpretato, che esplora le sfumature dell’identità sessuale con autenticità.

La relazione tra le due Elliott è il cuore del film, poiché ciascuna rappresenta un riflesso delle scelte e dei rimpianti dell’altra. La versione adulta non si presenta come la classica mentore ma come una figura vulnerabile, una persona che ha amato e sofferto e che spera di evitare che la sua versione giovane provi lo stesso dolore. Tuttavia, alla fine, anche la Elliott più matura accetta la necessità della giovane di vivere a pieno, persino di affrontare la tragedia, come un passo essenziale nella sua crescita. Questa è una delle lezioni più importanti che My Old Ass impartisce al pubblico: il passato e il futuro sono importanti, ma non devono mai impedire di vivere il presente.

Nel dialogo finale tra Elliott e la sua “vecchia sé”, il film raggiunge un picco emotivo. La giovane si prepara a salutare il lago e l’estate che ha segnato il suo passaggio all’età adulta, mentre risuona nella sua mente il monito della Elliott del futuro: non vivere per il passato o il futuro, ma per il presente. Il film culmina con questa immagine poetica di Elliott, che si allontana in barca, accettando la transitorietà della gioventù, delle relazioni e della vita stessa.

My Old Ass riesce a combinare umorismo e malinconia, con un tono leggero che si bilancia perfettamente con i temi più profondi. L’intreccio tra il tempo e l’identità, tra le scelte e le conseguenze, viene trattato con una delicatezza rara, evitando cliché e offrendo un’immagine autentica del processo di crescita. È una riflessione universale sull’importanza di accettare le proprie vulnerabilità e il proprio passato, senza tuttavia farsi dominare da esso.


Pubblicato da La lella
Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

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