Un “Ciao, che piacere” per sconvolgerti totalmente. Uno di quegli incontri che ti fanno pensare, tra te e te, che “c’è una connessione”. Ipotizzi dunque che sia solo un qualcosa frutto della tua immaginazione, soltanto una tua mera speranza o aspirazione. E invece, la sera, ti manda un messaggio:
“Non so nemmeno spiegare il perché, ma mi rende triste il fatto di non vederti domani.”
Due vite totalmente sconnesse, in qualche sorta, apparentemente connesse.
Si è sicuramente trattato del primo ed unico incontro: inaspettato e premeditato. Che il legame sia la musica? Oppure è bastato un semplice e reciproco sorriso?
Tanto tempo fa, non mi sarei mai accontentata di così poco, invece, oggi, mi sono resa conto che è stato un dono prezioso.
È tanto, è importante, è immortale.