Therese, diciannove anni, è un’apprendista scenografa che, per raggranellare qualche soldo, accetta un lavoro temporaneo in un grande magazzino durante il periodo natalizio. Il suo rapporto sentimentale con Richard si trascina stancamente, senza alcuna passione tra voglia di coinvolgimento e desiderio di fuga. La vita le appare come una nebulosa, come un’enorme incognita che non sa affrontare, finché in una gelida mattina di dicembre, nel reparto giocattoli dove lavora, non compare una donna bellissima e sofisticata, in cerca di doni per la figlia. I grigi occhi della sconosciuta catturano Therese, la turbano e la soggiogano e d’un tratto la giovane si ritrova proiettata in un mondo di cui non sospettava nemmeno l’esistenza. È l’amore, delicato e titubante, languido e diverso, disperato e segnato da crisi e recriminazioni, eppur sempre sconvolgente come la vicenda che le due donne si apprestano a vivere…
Stupefacente nella sua semplicità e verità
Appassionante, coinvolgente, coraggioso. Carol, di Patricia Highsmith, è un vero e proprio capolavoro, una delle migliori prose mai lette, riesce a coinvolgere il lettore in ogni sua parte al punto da riuscire a far “provare” le stesse sensazioni che vive la protagonista Therese.
L’iniziale lentezza nell’apertura della trama va infatti di pari passo con lo stato d’animo della protagonista, alle prese con un lavoro saltuario che non la appassiona e con una relazione che si trascina pesantemente, per poi cambiare all’improvviso divenendo fluida e a tratti incalzante al primo casuale incontro con Carol. Solo a questo punto la vita di Therese comincia davvero, come se fino ad allora fosse rimasta sopita e intrappolata nella campana di vetro delle convenzioni sociali. La Highsmith passa in rassegna con grande abilità tutti gli stati d’animo della ragazza e non si può fare a meno di “affezionarsi” a lei, così come si è portati a subire il fascino di Carol.
Il tema, ossia l’amore tra due donne, è affrontato in modo coraggioso. Viene messo in scena sia il lato felice e spensierato della relazione, sia quello più buio, quando l’arroganza ed il ricatto cercano di distruggerne le fondamenta.
In conclusione, lettura assolutamente consigliata, ma prevalentemente ad un lettore dotato di una certa sensibilità.
Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.
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