Il detto diceva “fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” però sono convinta che ognuno segua il proprio credo. Quindi il bene e il male. Chissà quale sia la soglia fra l’uno e l’altra. Io non penso esista: sono convinta che siano coesistenti ed inversamente proporzionali.
Allora perché il mare? Perché ognuno di noi “si fa letteralmente i film” nella propria testa. Non esiste bene e male, c’è solo ciò che è necessario o non necessario.
Ad esempio, dopo il mio ultimo post di ieri sera avrei dovuto smettere di parlarle, ed invece no, mi stuzzica e mi ristuzzica e continuo a cascarci. Male? No: potrebbe essere un bene, potrebbe essere un’esperienza che, per quanto nociva, possa permettermi di crescere ulteriormente.
Bene e male, sole e luna, cane e gatto, spiaggia e mare. Non mi sembra abbiano qualcosa di negativo, se non nella vera e propria terminologia del singolo. Sono binomi, esattamente come quelli matematici, si completano.